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L'imprenditrice Manuela Galante

“Un Governo che non ha fatto nulla e punta il dito sui cittadini”

Eccoci servito all’ora di cena l’ennesimo Dpcm scritto e deciso dal Presidente del Consiglio dei Ministri senza confronto alcuno con le Camere, i Governatori regionali e neppure con le imprese o associazioni di categoria, costretti a chiudere nonostante abbiano rispettato tutte le regole imposte.

Quanto poteva essere accettabile durante la prima ondata di marzo che ha colto tutti alla sprovvista (sebbene lo stato d’emergenza fosse stato deliberato a fine gennaio…), diventa del tutto intollerabile ora considerando che Governo, CTS e Task Force varie erano ben consci e certi da mesi che una seconda ondata sarebbe arrivata in autunno.

Sono stati sprecati mesi in cui non si è fatto nulla per la sanità, per i trasporti, per la scuola e per trovare soluzioni per il controllo dei contagi e per mettere in atto adeguati protocolli che coinvolgessero maggiormente i medici di base evitando l’intasamento degli ospedali.

Le aziende italiane di ogni tipo e dimensione sono state obbligate ad implementare protocolli, ad investire nella sicurezza, a ridurre clienti ed incassi. Per continuare a lavorare lo hanno diligentemente fatto ma nonostante questo molti settori sono stati obbligati a chiudere dal Governo o lo saranno presto, costretti dalla mannaia della crisi.

Il dibattito pubblico sull’operato dell’Esecutivo è ormai nullo: non si parla più di organizzare e rafforzare il sistema sanitario, di terapie intensive, di trasporti pubblici e di scuole, quando siamo l’unico Paese europeo ad aver sospeso la didattica in presenza. L’unica cosa importante adesso sembra essere cosa si potrà e non si potrà fare a Natale fino all’Epifania. E se torniamo indietro nel tempo ad un paio di mesi fa tutte le restrizioni imposte avevano proprio lo scopo di far calare i contagi in modo che il Natale fosse “salvo”!

Da oltre un mese l’Italia intera è in semi lockdown. Chi più, chi meno in base al colore. La movida tanto biasimata durante il periodo estivo è stata contrastata in tutti i modi fino ad azzerarla completamente, i ristornati chiudono alle 18, le palestre sono non sono attive ma tutto ciò pare non bastare ancora.

Il dito inquisitore è sempre puntato sui cittadini. Se i contagi diminuiscono il merito è delle misure imposte dal Governo ma se i contagi aumentano è colpa della mancanza di responsabilità dei cittadini. Furbacchioni questi Italiani ma per fortuna il nostro Esecutivo ha pensato anche a loro e quindi stop agli spostamenti all’interno del nostro Paese e addirittura nei giorni festivi neanche fuori dal proprio Comune.

Ed ecco che il veglione di Capodanno, se proprio ci si vuole spostare e far girare l’economia, lo dobbiamo fare in camera! E gli spostamenti tra Regioni possono avvenire fino al 20, quando la maggior parte delle aziende chiuderà presumibilmente il 23…

L’articolo 4 della nostra Costituzione dice: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Purtroppo da ben nove mesi nel nostro Paese anche questo diritto è venuto meno.  E chi non può lavorare perché costretto dal Governo a chiudere come fa a far quadrare i conti? A pagare affitti, dipendenti e tasse? Tasse le cui scadenze vengono inutilmente posticipate solo poche ore prima del termine e a volte solo per pochi giorni. Come mai i cittadini devono adempiere ai loro doveri e alle loro scadenze fiscali ma dall’altra parte il Governo non rispetta i cittadini? Da quante settimane si parla del decreto ristori?

Quante risorse sono state sprecate in bonus del tutto superflui durante una crisi sanitaria ed economica, quante promesse, quanti milioni di euro stanziati in modo incomprensibile e senza senso, che invece potevano essere usati per restaurare il nostro sistema sanitario vetusto e non all’altezza di un’epidemia di questo genere.

Scelte politiche, limitazioni eccessive e chiusure di attività hanno portato la nostra Italia, settima potenza mondiale, ad essere il Paese con le maggiori perdite economiche e il quinto per numero di vittime (in rapporto alla popolazione).

E molto probabilmente non finirà qui ed il Governo sarà pronto a gennaio a riconfermarsi lo stato di emergenza… o stato di incompetenza?

Manuela Galante

Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Venezia Rovigo

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