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La foiba di Basovizza a Trieste
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13 luglio: lettera aperta ai Presidenti della Repubblica di Italia e Slovenia

LETTERA APERTA AI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA DI ITALIA E SLOVENIA

Carissimo Presidente Mattarella,
spoštovani predsednik Pahor,

l’incontro di oggi, per la prima volta, di due Capi di Stato di Italia e Slovenia alla Foiba di Basovizza – nell’ambito di una giornata più ampia e di grande significato, incentrata sulla cerimonia di riconsegna dell’edificio del Narodni dom alla Fondazione costituita dalla comunità slovena – rappresenta un fatto straordinario, da tempo auspicato ed invocato, la cui portata nessuno vuole, né potrebbe, mettere in discussione.

Una nota critica, in senso propositivo, è però d’obbligo.

Se il giusto traguardo del reciproco riconoscimento di responsabilità e torti, per quanto nella Venezia Giulia accadde nel corso del secolo scorso, non può certamente realizzarsi semplicemente con un omaggio blindato di pochi minuti davanti a due siti della memoria che rappresentano simboli importanti delle sopraffazioni subite, tanto meno possono considerarsi appropriate le modalità individuate per celebrare tale significativo passo iniziale verso l’obiettivo richiamato.

Sarebbe stato infatti opportuno, e probabilmente anche più rispettoso, che le organizzazioni più rappresentative custodi delle diverse memorie fossero state coinvolte preventivamente, rendendole corresponsabili della costruzione di un programma da condividere e da elaborare insieme, accompagnando tale gesto di pacificazione da una autentica sincerità e, soprattutto, da vera partecipazione di popolo.

Questo oggi non accadrà, e ne prendiamo atto con rammarico, perché per il cammino che oggi inizia sarebbe stato il passo giusto con il quale partire verso quel percorso che potrà dirsi davvero concluso quando tutti indistintamente avranno fatto mea culpa.

Confidiamo sempre che la strada verso la pacificazione rimanga aperta alla buona volontà degli uomini, più che alle esigenze della politica e della diplomazia, e su quella strada noi ci ritroveremo.

Trieste, 13 luglio 2020

Massimiliano Lacota
Presidente dell’Unione degli Istriani

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