Diciamo la verità, un pò ci mancava. (ascolta Conte nel video qui sopra) Quel rito della conferenza stampa del Premier Conte, quel sapore di Dpcm a tarda sera, quell’abbarbicarsi su verbi e sostantivi. Insomma, è tornato Giuseppe Conte che con il suo “Io ci sono e ci sarò”, lancia un messaggio importante a quella che secondo lui resta la coalizione di centrosinistra. Ma prima ancora si rivolge agli amici del “Movimento” come lo chiama lui abbreviando: “Io ci sono e ci sarò”, appunto.
Mentre torna sulla scena politica Silvio Berlusconi per le consultazioni di Forza Italia nella giornata di domani, lui non se ne va. E il lui, ormai, è l’avvocato del popolo che per un istante sembra dire “Ieri ho incontra il Presidente – ahimè – incaricato Mario Draghi”. Ma a ben risentire dice “Il presidente neo-incaricato”. Sembra un lapsus o un giudizio di mestizia, ma è solo uno scherzo del nostro orecchio.
“Non sono un ostacolo alla formazione del nuovo Governo – dice Conte – i sabotatori cerchiamoli altrove” E poi ancora: “Auspico un Governo politico perché prenda scelte politiche e non affidabili a squadre di tecnici”. E così lascia intendere chiaramente quale vorrebbe fosse il suo futuro. Quello di riferimento della coalizione di centrosinistra da leader del Movimento 5 Stelle.
Dunque da oggi “il partito di Conte” è il Movimento 5 Stelle. Un intervento provvidenziale per evitarne la scissione? E così chiude la strada a un proprio ruolo nel Governo Draghi? Non è detto…se è vero che l’Esecutivo deve essere politico, e da oggi per l’appunto Conte diventa a tutti gli effetti un politico.