Al momento stai visualizzando Astrazeneca: avanti march-dietrofront. Che facciamo noi poliziotti?
Il vaccino AstraZeneca

Astrazeneca: avanti march-dietrofront. Che facciamo noi poliziotti?

Il prof. Locatelli , presidente dall’Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato ieri, “plausibili” alcune reazioni avverse da parte del vaccino Astrazeneca, riguardanti situazioni trombotiche in alcuni pazienti tra cui vanno evidenziate le donne.
Nello stesso tempo, il professore ha dichiarato che sarebbe consigliabile vaccinare con il siero di Oxford solo gli ultra sessantenni, sconsigliando così la somministrazione ai soggetti di età più giovane. Benché gli effetti collaterali siano veramente molto rari (86 su 25 milioni di dosi effettuate, con 18 decessi cioè pari allo 0,00007%), ora viene il dubbio se, la decisione di continuare con la somministrazione della seconda dose nei soggetti under 60 già vaccinati, sia da ritenersi veramente sicura, a fronte dei diversi dietro front – avanti March del CTS.
Proprio questi continui avanti-indietro delle istituzioni scientifiche mettono in seria difficoltà la decisione di molti colleghi nel proseguire la strada vaccinale creando molti dubbi a riguardo. Sappiamo che solo il 58% del personale ha aderito alla campagna vaccinale e ora abbiamo paura che, dopo tutto questo caos e poca informazione, si arrivi ad abbassare ulteriormente la percentuale di colleghi aderenti alla campagna vaccinale, che noi riteniamo essenziale per battere questo maledetto virus.
Questa organizzazione sindacale chiede alle istituzioni di parlare chiaro con i dipendenti e che si proceda ad informare gli stessi in maniera decisa e comprensiva in modo da dissipare ogni comprensibile dubbio su un tema molto delicato quale la salute personale.
Edoardo Alessio, Segretario Fsp polizia Trieste

Lascia un commento