E adesso?
Adesso, chi ha il coraggio per dire d’essere ancora affiancato a Trump? Perchè, da noi, è questo che conta. Gli americani hanno già girato pagina. Il 20 si insedierà il nuovo Presidente. Trump è archiviato. Ma le idee di Trump, quelle idee che tanto erano innalzate dai sovranisti nostrani, quelle idee sono ancora in auge o no? Non si tratta di eventi capitati due anni fa. No. Si sono manifestati durante la campagna elettorale americana. Cioè due o tre mesi fa.
In Italia, tutti quanti hanno ampiamente visto e verificato chi si poneva a fianco di Trump e chi invece, sosteneva, pur da lontano, il suo contendente. Se io chiedessi oggi, chi ancora metta la propria immagine accanto a quella di Biden, sono straconvinto che nessuno si toglierebbe dall’affiancarlo. Chiedo invece chi, dopo i fatti di ieri, si sente ancora di spalleggiare il Presidente Trump che grida ai quattro venti, anche adesso che negli Stati Uniti d’America, le elezioni presidenziali sono state truffate e ha per questo chiamato a raccolta, per SALVARE l’america, trenta-quarantamila persone che hanno violato una delle sedi più grandi e prestigiose della democrazia mondiale.
Chiamare a raccolta dei facinorosi e non sapere che costoro portavano in seno volontà antidemocratiche, significa dare del cretino alla figura più rappresentativa del Paese democratico più grande del mondo.
Come dicevo, gli americani hanno messo alla porta questo fatto gravissimo e domani, gli stessi Repubblicani si guarderanno bene dal rinverdire simili fatti.
Resta per me molto importante sapere chi, da noi, pur coprendosi di sana vergogna, saprà denunciare il proprio infantilismo politico. Tale vergogna sarebbe “l’acqua santa” per il proprio pensiero. Ne godrebbe la sua dimensione umana e svelerebbe un lato apprezzatissimo del suo essere.
Per chi invece, coraggiosamente, si ostinasse a tenere per lo sconfitto, avrebbe dalla sua una sana coerenza, ma dimostrerebbe nel contempo, una carenza di duttilità intellettuale politica.