Le immagini che ritraggono Conte contornato da decine di giornalisti, operatori e tecnici del suono, senza alcun distanziamento e in barba alle più basilari norme sulla sicurezza in tempo di Covid, sono andate di traverso a tutti coloro che da questa situazione vengono penalizzati ogni sacrosanto giorno.
Hanno ragione.
La colpa è però attribuibile solo in parte al premier (ancora per quanto?), la responsabilità infatti sta in capo a chi lo ha messo in quelle condizioni, a chi lo ha fatto uscire in strada senza aver organizzato, e probabilmente pensato, a una conferenza stampa.
Sul fronte comunicazione è un errore grave.
Soprattutto per il momento di crisi politica di queste ore. L’errore principale riguarda l’immagine (dal punto di vista tecnico) che esce del premier. E poi c’è una mancanza di rispetto per tutti i colleghi del mondo dell’informazione esposti a rischi sul fronte salute e costretti a lavorare male.
Eppure basterebbe dare un’occhiata a come sono organizzate le conferenze stampa alla Casa Bianca o a Downing Street per capire come si dovrebbe lavorare.