Colpo di scena nel dopo voto per le elezioni regionali in Veneto. Passato lo shock per l’esclusione dei grillini dal futuro parlamentino del Consiglio di Palazzo Ferro Fini, è pronta la contromossa del Movimento. Un ricorso da istruire solo dopo le decisioni ufficiali della Corte d’Appello di Venezia, su risultati definitivi e composizione, previste per il prossimo 5 ottobre.
La notizia, svelata dal nostro sito, è nell’aria da qualche ora e secondo i pentastellati veneti ha solide radici. “La nostra percentuale finale è 3,3%. Non ci hanno attribuito i voti di coalizione e così facendo, ora, siamo ben oltre la soglia critica del 3%”.
Così fosse, al Movimento 5 Stelle verrebbero attribuiti due seggi, uno veneziano (molto probabilmente alla clodiense Erika Baldin, la più votata del Movimento in Veneto) e uno tra Treviso (il candidato presidente Cappelletti), Verona (l’uscente Manuel Bruso) o Padova (Simone Borile).
A scapito di chi? Probabilmente Forza Italia che ha proprio due eletti o Lista Zaia, ma questo è un calcolo complicato in base ai resti dei voti. La via maestra per i grillini, che al fotofinish dopo l’eclatante esclusione potrebbero riavere posto sugli scranni del consiglio, è comunque l’attesa delle decisioni in Corte d’Appello. Poi l’eventuale ricorso.