Al momento stai visualizzando Governo: crisi show tra social, errori e “televoti”
Il post "hackerato" dal profilo del Premier

Governo: crisi show tra social, errori e “televoti”

In queste ultime settimane è andata in scena la narrazione della crisi del Governo che ha raggiunto il suo culmine nella giornata di martedì con la conferenza stampa di Renzi e l’annuncio delle dimissioni delle Ministre e del Sottogretario di Italia Viva dall’Esecutivo. La crisi di Governo è stata uno show soprattutto mediatico e comunicativo che si è articolato a colpi di post in Facebook, tweet, veline e conferenza stampa.

Sicuramente una narrazione lenta che ha riempito salotti televisivi e paginate dei quotidiani, ma poi il passaggio formale con le dimissioni delle delegazione governativa è arrivata solo ieri e anche la salita al Quirinale del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non ha rappresentato un passaggio formale, ma un semplice “incontro interlocutorio”.

La crisi è stata ed è ancora oggi un grande show comunicativo che ancora oggi sta continuando sui social con appelli, dichiarazioni attacchi e post su Facebook a sua insaputa come quello apparso sulla pagine di Giuseppe Conte dal titolo “Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo” che è stato chiarito essere pubblicato per errore.

Nell’era dei social network i post per errore sono come i fuori onda delle conferenze stampa e delle interviste televisive nel corso dei quali si davano messaggi chiari e costruiti ad hoc. Senza entrare nelle dinamiche e nei giudizi politici ci sono alcuni elementi simbolo della comunicazione ad iniziare dalla dichiarazioni di Grillo che certifica la nemesi del leader e del M5S passati dall’essere distruttori dei partiti tradizionali a richiedere un Governo di unità nazionale con tutti i partiti.

Il Pd che dal punto di vista comunicativo in queste settimane ha subito la narrazione renziana e non è mai stato in grado di avere un posizionamento forte ed un messaggio chiaro che denota un enorme problema di leadership. La narrazione dell’opposizione chiede le urne e gioca in un scenario favorevole perché un Governo dei responsabili sintetizzato dall’immagine di Clemente Mastella rischia di non essere digerito dagli italiani e logorare il consenso di Pd e M5S.

Concludendo questa narrazione agli occhi dei cittadini è uno spettacolo che non fa altro che sfarinare, qualora ce ne fosse bisogno, la fiducia nella politica e nei partiti.

E non è questo un giudizio politico, ma un’analisi comunicativa semplice e chiara perché mentre il Governo chiede sacrifici ai cittadini gli esponenti di quello stesso Governo senza eccezione alcuna discutono di poltrone, rimpasti, incarichi in cambio del voto di fiducia in Parlamento.

Uno spettacolo che è soprattutto comunicativo e nel frattempo i cittadini nella vita reale vivono situazioni di drammatica difficoltà. Un cortocircuito che rischia di logorare la relazione tra cittadini ed istituzioni e rafforza i leader del territorio come Bonaccini e Zaia espressione del buon governo e della responsabilità.

Lascia un commento