La nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione vanno ai colleghi feriti durante le proteste davanti a Montecitorio di qualche giorno fa, e anche a tutti gli altri comandati in un servizio pesante e opprimente più di ciò che si possa pensare.
Gli eventi accaduti non devono certamente meravigliare, né ci possiamo immaginare che i problemi siano finiti qua.
Piuttosto, di fronte al protrarsi di uno stato di cose che schiaccia la cittadinanza sotto al peso di sacrifici insostenibili, è inevitabile che riprenda la sequela di proteste e manifestazioni di ogni genere da parte di tutte le più disparate categorie sociali ormai allo stremo.
E’ indispensabile condannare senza esitazione ogni tipo di violenza che, senza assolutamente schierarsi su posizioni opposte al diritto sacrosanto di manifestare, fanno cadere in secondo piano le rivendicazioni della gente disperata.
Ma con altrettanta onestà intellettuale non possiamo che rilevare come questa esasperazione generalizzata sia comprensibile e ormai incontenibile, e ciò significa che bisogna dare ai cittadini risposte diverse. Come sempre, solo le forze dell’ordine si ritrovano a raccogliere e fronteggiare gli sfoghi di un livello di esasperazione che non può e non deve essere sottovalutato.
Non possiamo più pensare di gestire questa situazione ormai non più emergenziale, dato che va avanti da oltre un anno, da una prospettiva scollata dalla realtà di chi invece non riesce più a tenere in piedi la propria esistenza costruita magari dopo una vita di lavoro, significa sottovalutare pericoli seri e reali per la sicurezza interna del paese.
Edoardo Alessio, Segretario Fsp Polizia Trieste