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La manifestazione del settore in tutta Italia
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Il settore eventi è fatto di donne. Dimenticate da un anno, andiamo in piazza

Buongiorno Avarino e grazie ancora.
Abbiamo deciso di unire tutta l’Italia in un flash mob perché dopo 1 anno di perdite medie dell’80% (io con gli abiti il 95%) ancora non abbiamo mai sentito parlare del settore eventi, pur muovendo in fatturato di 70 miliardi ed essendo uno dei pochi negli ultimi anni in crescita del 30%.
Migliaia di attività sull’orlo della chiusura già sarebbe un problema enorme, ma ancora peggiore se calcoliamo che più dell’80% è gestito da donne che quindi pagherebbero un prezzo ancora più alto.
Il grosso dramma è che non si capisce che noi abbiamo bisogno di 6/12/18 mesi di programmazione con i clienti, quindi aprire non significa guadagnare subito. Costruiamo il lavoro di 1 anno almeno 6 mesi prima e calcolando che la maggior parte degli eventi è in primavera/estate, già abbiamo subito lo stop a febbraio del 2020, non c’è stato nessuno sblocco se non 2 mesi estivi che ci hanno fatto fare 4 matrimoni frettolosi a settembre e poi più nulla.
Adesso di nuovo siamo fermi e questo significa lo stesso del 2020 cioè perdere tutto il 2021. Aiuti non ne abbiamo ricevuti e il nuovo decreto ci porterà forse 2500€ a fronte di perdite che partono da 100.000 in su.
Io poi con gli abiti è il secondo anno che li pago di tasca mia perché ordinati 12 mesi fa, però sono invenduti e a settembre pure “superati” dalle nuove collezioni.
Una tragedia che se non vede date di ripartenza ufficiali diventerà un dramma personale di tanti. Chiediamo aiuti concreti perché NESSUNO È MESSO PEGGIO DI NOI, date di riapertura delle cerimonie, aiuti per gli affitti dei prossimi mesi che ci vedranno ancora fermi e dei bonus sposi che li facciano tornare a spendere da noi.

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