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La Regina Elisabetta al funerale del Principe Filippo
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L’addio a Filippo. Dio salvi la Regina umana

Il 9 aprile 2021 all’età di 99 anni, si è spento Filippo – Philippos Schleswig – Holstein-Sonderburg- Glucksburg – duca di Edimburgo. Un uomo che ha contribuito attivamente alla vita politica della Regina Elisabetta II ma anche dato vita ad una delle storie d’amore contemporanee più affascinanti.

Si sono conosciuti quando lei aveva 13 anni e lui 18, innamorandosi fin da subito. Filippo tra pochi mesi avrebbe compiuto 100 anni. Quasi 70 anni di matrimonio fatti di alti e bassi, come accade ad ogni coppia “normale”. Sabato si sono salutati per l’ultima volta 73 anni dopo. Filippo di Edimburgo era uomo ispirato, ambizioso, atletico, un militare che a 28 anni fu nominato First Liutenant e secondo in comando della flotta di Sua Maestà.

Il suo obiettivo era una gloriosa carriera militare nella Royal Navy, anche per dimenticare un’adolescenza segnata dal ricovero in un istituto psichiatrico della madre e il vizio del gioco del padre. Una vita di coppia vissuta come tanti giovani, un matrimonio vissuto con l’entusiasmo e la passione di due innamorati. Una passione che Elisabetta ha astutamente usato per perseguire con successo l’obiettivo di far smettere di fumare Filippo.

A turbare la giovane e felice coppia , nel 1952 arriva la morte di RE Giorgio VI e la conseguente eredità del trono sul quale Elisabetta II siede dal 2 giugno 1953 ad oggi. Purtroppo per la coppia fu la fine della vita per come l’avevano vissuta fino a quel momento. Un’impegnativa vita di corte e il non facile compito di dover seguire la Regina con un ruolo di secondo piano, hanno messo duramente alla prova Filippo di Edimburgo.

Immaginate un uomo giovane, nobile e ambizioso ma greco con sangue inglese misto russo, sposato con la Regina d’Inghilterra, privato però della possibilità di acquisire il titolo di RE, destinato a dover restare nell’ombra. Il tutto in un contesto come quello degli anni 50, che vedeva ancora la figura femminile relegata in un regime patriarcale. In un contesto così ostile e complicato dai protocolli di corte, riuscì comunque a prendersi il suo posto nella storia della monarchia.

In anticipo rispetto ai tempi, amante della televisione e della tecnologia, fu lui il primo a voler portare la vita della famiglia reale nelle case dei sudditi, facendo trasmettere sulla BBC il matrimonio con Elisabetta II celebrato presso l’abbazia di Westminster.
Più tardi, nonostante il ruolo di secondo piano, realizzò importanti riforme tra le quali la più rilevante è sicuramente il riconoscimento del titolo di Principe per il consorte del sovrano e per tutti i figli della discendenza.

La sua è stata una costante presenza al fianco della Regina Elisabetta, accompagnata da un umorismo british che spesso veniva criticato dai quotidiani britannici: «Mia moglie ha un buon posto, abbastanza sicuro, ma così noioso».

Ma Elisabetta lo ha sempre definito Filippo come “la sua roccia”. La straordinaria Queen, fino all’età di 94 anni ha portato con regalità il peso della Corona anche per merito del compagno di vita Filippo di Edimburgo, che ora non c’è più. Ho visto scrivere troppo sulle sue lacrime della Regina e sul possibile riavvicinamento tra Harry e William e troppo poco di un’incredibile coppia sposata per più di 70 anni.

Voglio pensare invece a una irripetibile storia, di due persone straordinarie che si sono amate e che la vita ora ha diviso, privando lei della sua “roccia”, lasciandoci per qualche ora l’immagine umana di una comune donna anziana fisicamente fragile e provata dagli anni.

God save the Queen.

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