Lega da sola in Veneto? “Se non ora quando”, scontro a Ring

Il centrodestra nazionale c’è, si fa per dire. Ma ancora quel documento di intesa non è stato firmato da tutti. Autonomia e Presidenzialismo tra i cardini dell’accordo, così come il netto no ad accordicchi post voto. Conte approfitta delle tensioni tra Lega e Fratelli d’Italia e invece che chiamare lui come leader di coalizione, la telefonata la fa a Giorgia Meloni, per convocare l’opposizione a Palazzo Chigi (con Villa pamphili era andata maluccio). Risultato: Salvini dice “non vado finchè non paga tutte le casse integrazioni” e il vertice viene posticipato. Un punto per Salvini. Sai che gliene frega al paese in crisi profonda…

Non è diversa la situazione in Veneto dove tra un sorriso e un prosecco alcuni verdi e altri patrioti se le cantano di santa ragione.

I più duri e puri sono Bulldog Marcato, assessore alle attività produttive di Zaia e il capogruppo in consiglio Nicola Finco. Sulla loro rotta ci sono i patrioti, rei di pensare troppo a Roma e all’unità a scapito dell’Autonomia. Ne è una prova anche la puntata di Ring di lunedì sera quando un emergente Finco (dal buio della sua casa rimasta senza luce), tira bordate all’insegna del coordinatore regionale veneto, il meloniano De Carlo: “Se non ora quando”, si sente ma non si vede da casa del capogruppo leghista, per i motivi di cui sopra. Ovvero, la Lega da sola oggi per la prossima tornata elettorale. Per evitare scontri tensioni in una futura maggioranza.

Il sindaco di Calalzo replica all’arrembante: “Finco è al buio perchè si deve nascondere dopo quanto detto da Zaia ad Avarino stasera. Si va insieme, punto”. Le scaramucce continuano. E un sms sibillino cristallizza il tutto: “Finco sta facendo una seduta spiritica?”. Sì, forse per rievocare l’accordo defunto per alcuni nel centrodestra…

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