Negli Stati Uniti una scuola del Massachusetts ha deciso di bandire e di non far studiare ai suoi alunni L’Odissea di Omero perché ritenuta “razzista” e non abbastanza “inclusiva” per i professori dell’istituto.
Questi “insegnanti”, usare le virgolette è un obbligo, sostengono che i loro alunni non dovrebbero leggere storie scritte in altre epoche, specialmente quelle “in cui il razzismo, il sessismo, l’antisemitismo e altre forme di odio sono la norma”.
Sempre dagli Stati Uniti arriva il video di Manuel Cleaver, deputato dem e presbitero protestante, che ha ben pensato di chiudere una preghiera aggiungendo all’“Amen” anche un “A-woman”. Un gioco di parole che aveva come scopo quello di rispettare la neutralità di genere, ma che non ha tenuto conto dell’origine del termine Amen (ebraica).
Per non parlare poi dei capolavori di Hollywood da “Via col Vento” a “Grease” tacciati rispettivamente di razzismo e di misoginia e omofobia.
E dall’Italia arriva la polemica sullo storico pastificio “La Molisana” che vende le Abissine e le Tripoline, formati di pasta che, stando alla linea del politically correct, inneggiano al fascismo.
Insomma, attenzione, perché la ghigliottina dei buonisti da tastiera è sempre pronta a entrare in azione..senza eccezioni, qui andiamo dal sacro al profano in un batter di ciglia.
E se durante il Natale (la tradizione ci vuole più buoni) queste polemiche potevano essere tollerate, ora di questo tsunami buonista e politcamente corretto ne abbiamo veramente le tasche piene.