Nuovo Dpcm, Zaia ad Antenna Tre: “Non cambierà la curva con queste misure”

“Noi veneti non siamo degli irresponsabili, penso agli investimenti sostenuti dalle categorie colpite oggi dal Dpcm”, esordisce così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia così, ospite questa sera al telegiornale di Antenna Tre condotto da Francesca Bozza. “Abbiamo chiesto di modificare questo provvedimento ma il Governo ha scelto di fare da solo, senza accogliere la minima modifica proposta dalle Regioni”. Chiudere i ristoranti, vuol dire che quel che hanno fatto sino ad ora non vale nulla, dice il Governatore.

“Ricordo che il 96% è asintomatico, la pressione sui nostri ospedali non c’è di certo come a marzo. Abbiamo 77 persone in terapia intensiva e oltre 600 letti occupati. Sono convinto che la curva non si modificherà con questi provvedimenti”.

Avrebbe puntato molto sugli assembramenti, svela il Governatore, se fosse stato tra i protagonisti della stesura di questo Dpcm. “Leggendolo attentamente, vedo che c’è la norma che prevede la chiusura delle piazze dopo le 21.00. Non vedo dunque norme vere e forti rispetto a questo che è il vero tema di rischio. Un Dpcm frutto del Governo senza alcuna negoziazione con le Regioni”.

“Il tema vero sono gli assembramenti in vie e piazze, il non utilizzo degli strumenti di protezione individuale, il non rispetto del distanziamento sociale, ci vuole equilibrio e non si può pensare che la partita si risolva scaricando tutto su poche categorie produttive”.

In merito ai rischi di eventuali scontri o proteste il Presidente dice: “La preoccupazione è alta, in considerazione del fatto che molte persone e attività si sono indebitate”.

Ferdinando Avarino

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