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Il progetto del Parco del Mare

Parco del Mare: mangiano il sushi e si lamentano dei pesci in vasca

Venerdì mattina guardavo Telequattro e invece della televendita del mattino, ho avuto una piacevole sorpresa: la bella presentazione di un progetto che potrà creare opportunità di lavoro e generare un certo benessere economico, dopo questo anno orribile e un 2021 tutto da decifrare.

Un grande acquario in un Parco del Mare che metterebbe finalmente Trieste in una posizione di visibilità e attrazione turistica internazionale. Oltre a questo, si toglierebbero anche via quelle schifezze indecenti e malconce da una delle parti più belle della città, aprendola finalmente a tutti.

In un periodo in cui si sentono solo brutte notizie, richieste di giusti e dovuti aiuti economici per le imprese, ci sono degli imprenditori che hanno proposto sia un progetto, sia qualche decina di milioni di euro di investimento, mi sembra 24. Da giovane, ai tempi della guerra e nel dopoguerra, mettevamo da parte quello che sarebbe servito per investire e creare il futuro. Ebbene sono convinta che stia accadendo di nuovo proprio questo e guardo con un po’ di ottimismo al futuro dei miei figli e dei miei nipoti.

Passata qualche ora con il sorriso e la speranza arrivo al giorno dopo e ci sono già i commenti di alcuni che “uni e trini”, facendo parte contemporaneamente di svariate associazioni, si schierano contro un progetto che – a detta loro – non è neppure rispettoso della salute degli animali. Curioso leggere e sentire tutto ciò, quando le stesse persone magari le trovi a mangiare pesci crudi a buon mercato, provenienti da allevamenti intensivi dove di certo bene non stavano.

Eh sì, perché io la pescheria la frequento da decenni e adesso un chilo di branzini pescati o di salmone selvaggio arrivano ben oltre i 30 euro, altro che i 10-20 euro necessari per mangiar pesce a volontà in alcuni locali dove ci si rimpinza a basso prezzo. E non lo penso solo io, perché sugli allevamenti intensivi di pesce abbiamo visto vari servizi in televisione e letto sui giornali. Così, tanto per dire…

Come se non bastasse, ho anche appreso che alcuni dicono che il progetto proposto non sta in piedi finanziariamente, quando invece il piano finanziario lo ha presentato una banca quotata in Borsa. Mi chiedo, allora, se queste persone hanno già analizzato il piano finanziario? Questa demagogia, questa ostilità e l’innescare il sospetto anche dove non c’è, fanno veramente pensare.

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