Al momento stai visualizzando Sanità in pericolo, ma ci sono gli “struzzi” del Mes
Coronavirus: una delle task force di medici

Sanità in pericolo, ma ci sono gli “struzzi” del Mes

Pensavamo di avere la sanità italiana tra le più evolute e, invece, ci troviamo a fare i conti con delle carenze piuttosto marcate. Preciso che il territorio nazionale presenta delle notevoli differenze: le strutture del nord non possono essere in alcun modo, paragonate a quelle della parte meridionale; destino leggermente migliore sembrano possedere i servizi nel centro Italia.

Fatto salvo in alcune eccellenze, che dimostrano anche le nostre indubbie capacità operative, ci stiamo accorgendo che il sistema potrebbe franare sotto gli urti di questa insistente e cupa pandemia da Covid-19.

Bisogna prenderne atto e non fare come gli struzzi.

Prepararsi a qualsiasi evento, trattandosi di aspetti sanitari è un obbligo prima che politico, è un obbligo etico. Mettere a riparo il servizio sanitario nazionale richiederà uno sforzo ingente. Ma non possiamo tradire questa nobile finalità.

È un problema di natura finanziaria ed è un problema di natura temporale. Su quest’ultimo, non c’è alcun dubbio che riordinare al meglio la nostra capacità operativa, richiederà pazienza e tempi sicuramente non brevi.

Sul fronte finanziario, siamo alle prese con una decisione del tutto politica. Perché le fonti ci sarebbero. 36 miliardi di euro sono disponibili nelle casse europee. Ora, si tratta di decidere se impiegarli o no. Ci siamo già, qualche mese fa, pronunciati in merito. Oggi, sottolineano con più forza, l’idea di allora. 

Fato salvo che l’utilizzo del denaro non comporterà aggravi sul piano dell’ulteriore indebitamento sulla quota interessata; in sostanza 36 miliardi applicheremo, 36 miliardi restituiremo, quindi vantaggiosa sotto il profilo economico e, considerata la realtà attuale, calata in un contesto di modifica dell’utilizzo delle norme del MES, non si può non utilizzarli per finalmente, riportare la sanità nazionale ad un livello consono alle attese del nostro Paese.

Ribadisco, pertanto, la necessità di compiere questo passo e di non attardarci in disquisizioni ormai largamente superate. Al Governo il compito di superare un tentennamento, ai miei occhi, del tutto ingiustificato.

Lascia un commento