Arriveranno ai primi di settembre. Lo dice, in diretta su Antenna Tre, il sottosegretario al Ministero dell’Interno Achille Variati. “Garantire una fornitura di questo genere non è uno scherzo – prosegue l’ex sindaco di Vicenza – ed è una grande nota di merito per un compito così complicato”.

Insomma una delle polemiche di maggior presa potrebbe trovare una rapida soluzione. Intanto tengono banco (è il caso di dirlo) anche le nuove regole per la riapertura delle scuole. “Se un bambino ha qualche linea di febbre, non va mandato a scuola – dice Variati – serve collaborazione da parte di tutte le famiglie”.

I presidi d’Italia si preoccupano di un’eventuale responsabilità automatica in caso si riscontri un positivo nelle proprie classi. La procedura, ormai definita, sembra essere comunque questa: aula di isolamento a scuola e quarantena per la classe nel caso di alunno contagiato.

La bozza del documento “Indicazioni per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” contiene le procedure operative per gestire un eventuale contagio in una classe. Previsto l’isolamento in un apposito locale e la quarantena obbligatoria per la classe, non la chiusura della scuola.