Siate vincenti: perché bisogna essere preparati a tutto, anche alla felicità

“…Bisogna essere preparati a tutto, anche alla felicità…”
 
Queste parole del filosofo, scrittore e giornalista francese, Emmanuel Mounier, sono incorniciate sulla mia scrivania. Mi accolgono ogni qual volta mi siedo a lavorare, leggere, studiare, iniziare una sessione di coaching o tenere corsi di comunicazione.
 
Accanto ci sono un naso rosso da clown ed un braccialetto in cuoio che reca la scritta “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”, celeberrimo monito del Mahatma Gandhi.
 
Non vi chiedo di immaginare che effetto possono produrre su di me questi piccoli rimandi ad una condizione di benessere, gratitudine ed impegno, perché credo sia evidente.
 
La frase di Mounier è estrapolata da un contesto più ampio, tratta da una lettera che scrisse a quella che divenne sua moglie, nella quale spiega che è necessario accettare ogni destino che Dio ha stabilito per noi, anche se, invece di prevedere dolori e sofferenze, fosse un disegno di gioia e felicità già in questa vita.
 
Il naso di Patch Adams, candidato al Nobel per la pace 2021, mi accompagna da quando ho avuto la fortuna ed il privilegio di conoscerlo e di essere al suo fianco, in pediatria oncologica, assistendo ad un vero miracolo: un bimbo raggomitolato su se stesso, senza capelli, silenzioso e scontroso, che dopo due ore ballava e cantava insieme al medico dei prodigi.
 
Il bracciale è la mia guida. Il metodo per passare dal lamento per ciò che non funziona, alla ricerca di alternative, strade e percorsi che arrivino al superamento degli ostacoli…se mi piacessero i tatuaggi, questa frase sarebbe ben visibile sulla mia pelle.
 
In PNL ( programmazione neuro linguistica) queste si chiamano “àncore”. Risvegliano in me emozioni e stati d’animo di azione. Riposizionano la mia mente sul potere che ho, come tutti, di rendere la mia vita straordinària.
 
Sì, straordinària. Cioè fuori (extra) dall’ordine comune (ordo-ordīnis). Lontana dalla pratica costante della “procrastinite” (detta anche “rimandite acuta”) o “lamentite grave”, declinazioni dello stesso morbo che si manifesta con sintomi ben evidenti. 
Pontificare, rimandare a data da destinarsi, accusare il mondo di ogni problema, condannare gli altri per “le pagliuzze “ negli occhi, giudicare senza conoscere…tutto fuorché agire.
 
Come diceva Goethe “Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso.”
 
Non parlo di grandi cambiamenti, rivoluzioni o progetti a lunghissimo termine ma di ciò che ogni giorno posso fare per cambiare la mia vita.
 
Se per esempio voglio prepararmi per correre la maratona, parto da un allenamento quotidiano di pochi chilometri, diciamo 5, per poi aumentare di settimana in settimana, fino a coprire la distanza di 42,195km.
 
Se desidero che i miei figli possano frequentare l’università, accantono fin dalla loro nascita una piccola somma mensile, per esempio 100€, per potermi trovare a quella data pronto ad investire sulla loro istruzione, senza intaccare il mio patrimonio.
 
Se ambisco a rimettermi in forma, mi rivolgo ad un nutrizionista che, attraverso cambiamenti sostenibili nella mia alimentazione, come aggiungere una porzione di verdura ad ogni pasto e bere due litri di acqua al giorno, mi portino, un passo alla volta, ad indossare di nuovo quel capo d’abbigliamento che mi fa sentire sexy.
 
Sembra un discorso scontato vero?
 
E allora perché il mondo è pieno di chi racconta la triste storia della maratona che avrebbe voluto correre ma a New York fa troppo freddo? Dei soldi che, a causa delle crisi economiche succedutesi negli ultimi anni, non sono bastati per fare studiare i figli? Delle ossa troppo pesanti, ereditate dalla nonna, che hanno reso impossibile il recupero della forma fisica?
 
Gli antichi definivano questo atteggiamento con la locuzione “captatio benevolentiae” cioè un modo per accattivarsi la simpatia altrui rispetto ad immense sfortune che hanno impedito ai nostri eroi di realizzare la loro impresa.
 
Tu puoi scegliere di appartenere alla schiera dei vincenti, che hanno raggiunto la loro meta nonostante gli ostacoli incontrati sul cammino, oppure entrare nelle file dei perdenti, che si sono fermati perché era troppo difficile spostare quel masso che impediva di proseguire sul sentiero…
 
Crea intorno a te un ambiente come la mia scrivania. Scegli oggetti che ti mantengono fedele ai tuoi obiettivi, che ti spingono ad agire. 
E decidi oggi di essere pronto per la felicità.
 
 La differenza tra un sogno ed un obiettivo è semplicemente una data. ( W. Disney)
Barbara Fiori
Happiness Coach & Counselor

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