Mentre la Slovenia chiude i confini con l’Italia per la seconda volta, tranne per comprovate necessità, il Governo sloveno lascia transitare la rotta balcanica facendo sconfinare nel nostro territorio centinaia di migranti al mese senza prendere le responsabilità di primo paese confinante con l’aera non aderente a Schengen e Dublino.
Non più tardi di oggi sono stati fermati oltre il confine con la Slovenia una cinquantina di migranti con bambini a seguito che non possono essere passati inosservati nel lungo percorso che intraprendono per giungere in Italia. Queste mancanze di attenzione, ormai denunciate da tempo e irrisolte anche dal nostro Ministro degli Esteri in visita a Lubiana poco tempo fa, devono essere sanate per non rendere ridicoli i provvedimenti che il governo di Lubiana attua nei confronti delle restrizioni del libero transito dei cittadini comunitari e che ledono, non solo la libertà dei paesi comunitari che vogliono accedere in Slovenia, ma anche i loro cittadini privati della possibilità di ospitare turisti e visitatori.
In questo momento di grave pandemia, non possiamo permetterci di accettare tale comportamento e chiediamo alle autorità competenti e sopratutto al Governo italiano, tramite il suo Ministro degli Esteri, di far valere le nostre ragioni in merito al rispetto degli accordi sulla materia migratoria sottoscritti dalla Slovenia con l’Europa.
Troppo personale delle Forze dell’Ordine è impegnato per fronteggiare questo fenomeno che nemmeno il Covid sta fermando e che, al momento, pesa in maniera pressante sul personale sotto organico della Polizia di Stato impegnata su più fronti; non ultimo la maggiorata sorveglianza sui dispositivi degli ultimi DPCM emanato dal Governo
Edoardo Alessio, Segretario Fsp Polizia Trieste