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Mario Draghi nel giorno dell'incarico
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SuperMario Draghi l’uomo giusto? Speriamo…

Mercoledì 3 febbraio 2021 Mario Draghi sale al Quirinale e consapevole dell’importanza dell’incarico ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si mette al lavoro per formare un nuovo Governo che rispetti il Parlamento.

Ma Mario Draghi è l’uomo giusto al momento giusto?

Per dare una risposta provo a fornire alcuni elementi sui quali ragionare. In Italia, alle ultime recenti elezioni politiche del 2018, il voto del popolo aveva espresso la forte volontà di un cambiamento, individuando il Movimento 5 Stelle rappresentante della nuova vita politica nel paese.

A distanza di 3 anni mi sento di dire che il cambiamento non ci sia stato e che il tentativo di rivoluzione culturale abbia procurato al sistema politico Italiano uno stato confusionale.

Confusi loro, figuriamoci noi…..

Dei 3 anni passati, basta ricordare quanto accaduto negli ultimi mesi per notare alcuni sintomi caratteristici del disturbo dissociativo di identità. Questa volta però non chiederò il parere dello specialista come nei miei ultimi due articoli, perdonatemi ma ci tengo alla paternità di questa mia personale diagnosi. Credo che negli anni il politico Italiano, troppo preoccupato di non risultare impopolare e quindi perdere voti, ha assunto scelte popolari ma prive di essenza, lanciato slogan dal gusto e dalla
durata pari a quelli dello yogurt magro, ma quasi mai risposto con responsabilità al suo ruolo. Insomma ci ha fatto credere di essere felici.

E intanto l’Italia è passata da una crisi all’altra senza crescere, anzi vedendo aumentare il debito pubblico dal 134,6% del Pil nel 2019 al 157,5% del 2020. Nonostante questo possiamo ancora ripartire.

Jeremy Bentham (1748-1832) sosteneva che qualsiasi legge è una restrizione della libertà e della felicità umana, quindi qualsiasi legge è un male, il governo non ha altra scelta che il male. Ma una legge può produrre più bene che male, ciò significa che una BUONA LEGGE è un male necessario.

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) ricordando che gli esseri umani vivevano in uno stato di natura liberi e felici, sosteneva come abbiano scambiato quella libertà con un contratto sociale e delle leggi. La rinuncia alla libertà è quindi la rinuncia ad essere uomini. Ma non si può certo pensare di tornare in uno stato di natura. Quindi sosteneva che questo contrasto poteva essere risolto riscrivendo un CONTRATTO SOCIALE che promuovesse la libertà attraverso la legge.

Questi esempi ricordano che le soluzioni ci sono già e non sono innovative ma neppure sorpassate. “Solamente” purtroppo dimenticate.

Abbiamo assoluta necessità di buona politica, che sappia prendersi la responsabilità di gestire quel male necessario che è una buona legge, quale espressione di vera libertà.

E’ per questo che alla domanda: Mario Draghi è l’uomo giusto al momento giusto? Tra un Si o un No io direi “speriamo!”.

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