Siamo punto e a capo, ora a far tremare gli italiani è arrivata la variante indiana, ennesima tegola del Covid ritenuta più pericolosa per la sua aggressività e soprattutto per il dubbio insito sulla capacità dei sieri vaccinali di contrastarla.

Questo preoccupa molto gli operatori di polizia e tutto il sistema di accoglienza della provincia di Trieste, nuovamente investita dalla migrazione della rotta balcanica, ripresa con vigore con l’arrivo della bella stagione.

Più volte, la nostra organizzazione sindacale aveva denunciato le già precarie condizioni del sistema si accoglienza e delle risorse logistiche per affrontare tale fenomeno migratorio sostenendo la necessità, ormai imprescindibile, la costituzione di un Hot Spot sul territorio.

Ma siamo rimasti come sempre inascoltati.

Ora con questo pericolo incombente si dovrà considerare assolutamente un aumento della vigilanza sanitaria per evitare contagi e la diffusione di questa variante pericolosa sul territorio italiano. E’ inutile chiudere in confini con l’India se poi non si tutela il territorio con il rafforzamento della vigilanza sanitaria e un adeguato filtro sul confine orientale.

Chiediamo pertanto alle autorità competenti di intensificare da subito i controlli e aumentare le risorse economiche al fine di eseguire screening più ferrei e sicuri in tutela della comunità.

Edoardo Alessio, Segretario Fsp Polizia Trieste