Aumentano i contagi nei Balcani: le paure dei poliziotti

In questi giorni abbiamo letto e riletto degli aumenti di contagi nelle zone Balcaniche, diventa chiaro che, a fronte degli arrivi di migranti provenienti da quelle regioni, si aumenta esponenzialmente il rischio di recrudescenza del pericolo Covid -19 nella nostra provincia.

Non è solo una preoccupazione nostra ma sottolineata anche dagli esponenti del Governo Regionale che, tramite l’assessore alla sanità, ha espresso preoccupazione proprio per la rotta migratoria di provenienza balcanica. Come sempre, questa O.S., denuncia le manchevolezze del sistema riguardante i rintracci dei migranti che implicano un contatto molto ravvicinato con gli operatori di polizia, i quali sono scarsamente protetti mancando di veicoli adeguati al trasporto delle persone rintracciate e privi di personale sufficiente per affrontare un tale fenomeno.

Negli ultimi tempi si è provveduto ben poco a migliorare la situazione che è sempre più preoccupante soprattutto sul piano sanitario, la mancanza di strumenti adeguati e di uomini, porta il personale della Frontiera a contatti prolungati con persone che al momento, anche se visitate, non è dato possibile darne la certezza della mancanza di contagio covid in quanto gli esiti dei tamponi vengono comunicati molte ore dopo; intanto il personale di P.S. rimane a contatto per le formalità di rito rischiando di essere contagiato e ancor peggio portare i contagi alle proprie famiglie.

Chiediamo pertanto più attenzione da parte del Governo e soprattutto un immediato e risolutivo intervento dello stesso per inviare mezzi e uomini per fronteggiare in sicurezza un grosso problema quale la rotta balcanica unita all’emergenza Coronavirus e protocolli sanitari blindati per impedire problematiche serie sia agli operatori di polizia ma anche alla cittadinanza triestina e a quella del Friuli Venezia Giulia.

Edoardo Alessio, segretario Fsp Polizia Trieste

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