Senatore carissimo,
io non credo che lei sia una persona cattiva. Anzi, tutt’altro!
Gli ideali che esprime sono anche buoni, sono le idee che che sono errate.
La vedo rabbioso nelle sue affermazioni, parla di libertà e di democrazia volendo imporre ad altri i suoi ragionamenti ed il sui pensieri.
Le scrivo come cittadino e come Imprenditore. Come uomo e come padre.
Come persona che continua a vedere con speranza al futuro della nostra Nazione, che investe capitali e reputazione cercando di sviluppare per quanto possibile ed il più possibile il lavoro ed il territorio.
Caro Senatore, il capitalismo privato non è sempre cattivo. Noi vediamo nell’impresa la nostra famiglia. Nei nostri collaboratori i nostri fratelli e le nostre sorelle. Nella fabbrica vediamo il futuro nostro, dei nostri figli e del Paese.
Ogni persona ha la sua esperienza, le sue vittorie e le sue sofferenze. I suoi successi e le sue difficoltà. Lei non può sapere le storie di tutte le imprese private e giudicarle uniformemente.
L’Italia ha vissuto una grave deriva di valori negli ultimi 30 anni ma non è certo con un giustizialismo trasversale che si riporterà l’Italia in rotta.
Il solo strumento è l’esempio! Il buon esempio!!
Parli del bello delle imprese private, come il bello di quelle pubbliche. Ci veda come alleati e non come nemici da abbattere e distruggere.
Caro Senatore, oggi è il momento delle alleanze attorno alle competenze e non delle divisioni su posizioni anacronistiche.
Come direbbero gli Inglesi “less is more”. Ed oggi è proprio quello che le chiediamo nelle sue dichiarazioni. Così ci aiuterà!
Grazie
di seguito il post affidato ai social da Danilo Toninelli