Caro Sant’Antonio

che 13 giugno straordinario quest’anno. Il Coronavirus non ferma la devozione, l’incubo che abbiamo vissuto in questi mesi non fa altro che acuire la tua forza di lenire le piaghe. Combattere le sofferenze confidando in una tua grazia. E’ già un’emozione che esplode nel cuore alla vigilia di una festa che non poteva mancare, pur in piena sicurezza come da disposizioni.

E allora per evitare eccessivi assembramenti i tuoi fratelli hanno pensato a qualcosa di grande, come sempre. Il tuo volo. Sarai tu a raggiungere decine di migliaia di fedeli dall’alto, benedire l’ospedale di Schiavonia stressato dall’emergenza Covid. Il paese di Vò, Merlara sede della casa di riposo che più ha incrociato la sorella morte.

Il solo sopralluogo oggi, insieme ai militari di Esercito e Aeronautica per gli ultimi test, ha generato un’emozione travolgente. Decine di militari e presenti non si sono potuti sottrarre alla gioia di una foto con la reliquia Massa Corporis, quella parte di te che domani farà discendere la serenità dai cieli di Padova.

E quei pochi passi fatti insieme sino al velivolo, un grande NH-90 prestigio della nostra Aeronautica, sono stati un vortice di devozione. Mai mi era capitato di essere così vicino, senza la coda di fedeli, quasi in silenzioso raccoglimento e in confidenza. A proteggere te, Antonio, perchè possa continuare a vegliare su di noi.

Ci vediamo alle 6.00 e per tutto il giorno, in diretta su Rete Veneta. Caro Antonio dacci la forza di superare questa prova.