Al momento stai visualizzando Pestato per salvare una ragazza: quell’anziano è la nostra speranza
Il video shock del pestaggio di un anziano a Vicenza

Pestato per salvare una ragazza: quell’anziano è la nostra speranza

C’è un uomo che maltratta una donna, forse è la sua compagna. Un altro uomo, molto più anziano vede la scena e decide di intervenire. Sa bene a cosa va incontro: l’altro è giovane, nel pieno delle sue forze ed è alterato. Non può finir bene. Decide di intervenire ugualmente e per il disturbo viene massacrato.

La donna che ha difeso non si cura di quel vecchio rimasto sull’asfalto bollente di questi giorni troppo caldi. In seguito ella si preoccuperà soltanto del suo uomo e dei suoi problemi legali in seguito all’infame pestaggio. Non una parola per l’altro uomo, l’unico degno di questo nome in questa vicenda che sta diventando troppo frequente.

Si spera che i pensatori e gli intellettuali non parlino di Salvini e del suo clima d’odio per aiutarci a meglio comprendere questo ennesimo atto di vigliaccheria. Come sempre sullo sfondo c’è la droga e la miseria umana e sociale nella quale purtroppo moltissime persone sono costrette a vivere fin dalla nascita. Magari noi borghesi non li conosciamo direttamente, ma vi assicuro che queste persone esistono e sono più vicine di quanto non si pensi. Chi entra in questi giri ci rimane invischiato e segnato per sempre e questo capita soltanto a chi ha la fortuna di rimanere in vita.

Quando sento parlare di tolleranza o di legalizzazione della droga, penso a gente come questa: letteralmente mangiata viva dalla sostanza. E lo sono anche i ragazzini che si rintronano di “erba” prima dell’inizio della scuola o durante i lunghi pomeriggi d’estate. Sono figli nostri, vestiti bene e che magari non parlano nemmeno il dialetto perché: “Fa brutto”. Il vero dramma è che se chiunque di noi volesse acquistare una dose, non farebbe poi molta fatica a reperire la sostanza. E questo in qualsiasi città della
nostra splendida Nazione.

Se ci fosse qualche politico (illuminato) all’ascolto gli chiederei di fare in fretta, perché per finirci dentro non ci vuole poi molto…a volte è questione di incroci, di piccoli sbagli o di sfortuna. Sul fatto che la donna abbia scelto di rimanere fedele al suo aguzzino, non c’è nulla di anomalo. L’attrazione verso questi personaggi ha sempre un’origine traumatica, perciò non la si risolve con le logiche razionali alle quali siamo abituati.

Nella vita andiamo sempre a cercare e a ricreare quelle situazioni irrisolte che ci hanno fatto soffrire quand’eravamo soltanto dei cuccioli. “Voi non lo conoscete, è un uomo buono e mi vuole bene: cambierà, ve lo giuro! Ha solo bisogno di un’altra chances”. E’ il leit motiv di queste donne.

Sono vittime, come tutti quanti in questa storia.

E poi c’è l’eroe: il vecchio. Un uomo che non si gira dall’altra parte, che sfida la morte e che i colpi subiti, è ancora lì a proteggersi il capo. Lotta e si difende anche quando non c’è niente da fare. Quell’uomo è la dimostrazione che ci siamo ancora, che non abbiamo perso e che non ci siamo persi nella vigliacca “cultura del nulla” che pervade le nostre strade e sta impazzando sugli schermi dei telefonini dei nostri adolescenti.

Ci siamo piegati finora: alla politica, alla moda, ad una pseudo cultura liberticida dove vale tutto, ma adesso che ci troviamo dinnanzi a tutto ciò forse è arrivato il momento di cambiare. Smettiamola d’aver paura anche della nostra ombra ma soprattutto smettiamola di piegarci ad ogni passo.

Teniamoci nel cuore l’immagine di quel signore anziano che cammina a testa alta e lasciamoci ispirare.
Grazie Vecchio Eroe!

Lascia un commento