Non si è mai visto che l’unione di due nani possa alla fine, far sortire un gigante; i nani resteranno sempre nani e il gigante sarà frutto di pura fantasia.

Smagriti durante il tempo, resi ormai secchi, quasi pelle e ossa, cercano d’imbandire una improbabile tavola. Squillavano come fossero i nuovi araldi della politica regionale, sembravano dei galli al primo mattino, forti della presenza di un vecchio marpione, ricolmi di inaudite speranze, così gli uomini di Progetto Fvg, solcavano le vie in prossimità delle elezioni del 2018; oggi, orfani di chi la sapeva lunga, sono rimasti a cantarsela nella loro misera stanzetta e a pronosticare ciò che mai capiterà.

Forza Italia ha da tempo smarrito la sua vecchia forza, sempre a un passo da un inevitabile declino, tentano di giocare una partita del tutto asfittica: unirsi ai primi e dar luogo a quella fantasia …..

Sbandierano il desiderio di primeggiare. Ma non fanno i conti con l’oste. Tanto la Lega, quanto Fratelli d’Italia, vivono una stagione in gran salute. A differenza dei due gruppetti velleitari, le vere forze di maggioranza sono quelle citate or ora.

È l’esercizio che si confà ai deboli, immaginare di essere ciò che non si è. Se la mettano via, la Presidenza della Regione non passa sicuramente dalla loro porta. Dimostrano pertanto una insensata fanciullezza politica. Massimiliano Fedriga o si ripresenterà, o darà lo scettro a uno dei suoi. Fratelli d’Italia non cederà mai il passo né al buon vice Presidente e ancor meno all’uomo che regge le sorti di Progetto Fvg.

Conclusione: le vuote speranze sono destinate a svelarsi tali. Se questo serve a costoro per trascorrere meglio le loro fasi oniriche, s’accontentino pure, la realtà svelerà altre carte.

Il centro sinistra, nel 2023, se la vedrà senz’altro con uno che non ha né il vessillo di Forza Italia, né quello di Progetto Fvg.