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Monsignor Ettore Malnati

Omotransfobia, Mons. Malnati: “La legge colpisce la libertà di opinione”

Gli articoli 604 bis e 604 ter del codice penale, come introdotti dal D. Leg.vo 1° marzo 2018 n. 21 ma già esistenti nella nostra legislazione, volendo tutelare la dignità di ogni persona, giustamente stigmatizzano e puniscono ogni azione di odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi, ovvero, per esteso, fondati sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.

La legge è chiara e giustamente tutela giuridicamente già con incisività ed equilibrio il rispetto per ogni persona al di là di ogni sua appartenenza etnica, religiosa, razziale e di genere. E ciò deve essere promosso in ogni campo sia educativo, lavorativo, culturale, sociale e religioso. E’ più che mai necessario educare e pretendere che questo rispetto vi sia per la persona anche di diverso orientamento sessuale. Ciò ovviamente non può essere giuridicamente a discapito degli altri orientamenti sessuali, come l’eterosessualità.

Questo è quello che la democrazia ci chiede. Non è possibile eticamente e giuridicamente per dare “cittadinanza” ad una identità di genere e di razza penalizzare le altre, colpendo la stessa libertà di opinione espressa. Il disegno di legge proposto con la modifica degli articoli 604bis e 604 ter con altrettanti 10 articoli di aggiunta o modifica dei suddetti del codice penale, creerebbe uno squilibrio penalizzando la libertà di opinione che nel caso di espressioni che si rifacessero al richiamo di un orientamento sessuale nella normalità (di maschio e femmina) potrebbe essere legalmente punita.

Ora, se è doveroso rispettare ogni persona in quanto persona che ha un orientamento sessuale omofobo, non è pensabile però che la considerazione di situazioni che corrispondono alla normale tensione sessuale uomo e donna, siano penalizzati perché ne sostengono la validità e naturalità. Questa è a ragione per cui molti cittadini di diverso sentire religioso, culturale, sociale e anche
appartenenti a movimenti per la famiglia e le varie convivenze sono perplessi nei confronti di questo disegno di legge. Molti certo sono i problemi che come società si debbono affrontare e risolvere contro la ripresa di atteggiamenti razzisti e di fenomeni criminosi come l’infanticidio e il femminicidio, che hanno bisogno di posizioni chiare in ogni ambito della società civile.

Si provveda a legiferare contro la deriva di un razzismo violento e subdolo che sta avvelenando l’umanità.

Mons. Ettore Malnati
vicario episcopale per il laicato e la cultura

diocesi di Trieste

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