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A bordo di una "pantera" della polizia

Vita da poliziotto: “Colpirci ormai è uno sport”

Fare il poliziotto è sempre stato complicato e difficile, ma gli atteggiamenti di violenza diffusa, sia essa verbale o traumatica, che si palesano in questi periodi anche a Trieste, come in tutte le città d’Italia, certamente resi ancor più arroganti da un imbarazzante senso di impunità che ormai si è palesato e recepito dalla gente, fanno sì che veramente diventi un’impresa finire la giornata senza grane, senza danni, senza incidenti di ogni genere.

Nel nostro paese aggredire gli appartenenti alle forze dell’ordine è praticamente ormai uno sport. In pratica non esiste una risposta del sistema adeguata a certi atteggiamenti che, oltre a mettere a rischio l’incolumità degli operatori, calpestano la dignità loro e delle istituzioni che rappresentano.

E’ scandaloso che nessuno metta mano a questo stato di cose assurdo e che, mentre ancora noi scriviamo verbali di arresto di certi soggetti, loro normalmente siano già a spasso, magari a insultare o prendere a calci il prossimo poliziotto.

Una situazione ormai intollerabile che deve essere presa in considerazione è risolta al più presto con normative e leggi adeguate per tutelare le Forze dell’Ordine e di conseguenza anche i cittadini.

Edoardo Alessio, segretario Fsp polizia Trieste

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