E pensare che i rumors davano la sua scelta di ricoprire il ruolo di Capo della Diplomazia italiana del Conte II proprio perchè conscio del primissimo piano che spetta al Ministro degli Esteri. Al fianco del Capo dello Stato nelle visite ufficiali congiunte e simili appuntamenti di alto livello. Massima visibilità, partite delicate internazionali e di certo meno crucci rispetto alle delicate trattative con imprese e sindacati che comportava il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico che aveva accentrato.

Ma quello che è successo ieri alla foiba di Basovizza, nel momento storico più alto dal secondo dopo Guerra per questi territori martoriati, scardina in un solo attimo tutte le certezze del giovane ex leader del Movimento 5 Stelle. Si vede molto chiaramente dalle immagini della diretta di Telequattro quanto avvenuto. Proprio  mentre i due Capi di Stato si incamminano verso il monumento nazionale, il numero uno della Farnesina crede di doversi posizionare al fianco di Mattarella.

Errore. Che delusione!

E subito si nota la corsa di un funzionario che “riposiziona” Di Maio due posti più indietro nel codazzo dei Presidenti, ben oltre i rappresentanti delle Forze Armate che seguono Mattarella e Pahor. Imbarazzo che nessuno aveva notato durante la toccante diretta, ma che in effetti impone alcuni ragionamenti. Forse una mancanza nel cerimoniale, o il tentativo ultimo di un blitz per avere una foto in prima fila