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Un ristorante vuoto al tempo del Covid

Mezzogiorno di coprifuoco: perfino il Governo smentisce sè stesso

Il Governo smentisce sè stesso e l’affaire coprifuoco ora assume i contorni del grottesco. Voglio proprio vedere come andrà domani alla riapertura tanto attesa. Lunedì 26 aprile, infatti, seguiremo in diretta “la prima cena” nel corso della diretta di Ring con collegamenti dalla piazza di Treviso e le tavole imbandite.

Si correrà a casa alle 21.00 mangiando in tutta fretta? Senza doppio turno per i ristoranti e pregando nella clemenza del meteo per i tavoli all’esterno. Gli unici consentiti? Oppure sarà come oggi strombazzava il Ministro Gelmini in un’intervista al Gazzettino? “Al ristorante fino alle 22.00 e nessuno sarà multato”, il titolo dell’articolo in cui la responsabile del dicastero si spinge a dire: “chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto fino alle 22.00 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni”.

Neanche il tempo di leggere la rassegna stampa che dal Viminale, il Ministro dell’Interno Lamorgese per voce del sottosegretario Sibilia smentisce la collega di Governo e ci costringe nuovamente a ingozzarci in tutta fretta. “Se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza non è il caso lo faccia la ministra degli Affari regionali”. E ancora: “In Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del Ministro dell’Interno. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine – ha ribadito – il coprifuoco al momento è alle 22”.

Un boccone amaro, davvero, da parte di strenui difensori dell’inconsistenza del coprifuoco e che costringe tutti noi all’ennesima abbuffata di incertezza. Passi per il cliente, ma il titolare, cosa deve fare? Il ristoratore sarà dunque costretto a far sloggiare i commensali ben prima del coprifuoco? In modo da avere il tempo di sparecchiare, pulire e chiudere il locale in tempo per essere a casa alle 22.00?

Per la stessa logica potremo vedere solo il primo tempo dei film in prima serata al cinema o delle partite degli Europei. Sembrava più ironia da bar ma si sta rivelando un’inaccettabile verità.

Sfido chiunque ad averci capito qualcosa quando da domani sfideremo la sorte per un pasto, finalmente, all’aria aperta e frutto della cucina di mani esperte. Ma questo menù di regole, smentite, e controregole ormai comincia ad essere indigesto.

Ferdinando Avarino

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